NAPOLI CHE MUORE (6)
Erri De Luca scrive su Vanity Fair che "Napoli è viva" e "che emergenza è quando uno si aggira in una città italiana alle nove di sera ed è tutto spento, ammutolito e uno si chiede quando finisce il coprifuoco".
Mi torna in mente un episodio narratomi da Domenico Rea -quanto mi manchi Mimì!- che trovatosi in una città del nord per una conferenza, preferì salutare i suoi ospiti dopo aver cenato e tornare a piedi.
Avviatosi lungo un viale del centro, buio e silenzioso, fu invaso da una terribile tristezza che aumentava via via che procedeva verso l'albergo. Fino a che non intravide nell'oscurità la piccola luce rossa d'una farmacia e bussò.
"Ho bisogno di parlare con qualcuno." disse.
"Guardi che io non posso. Sono qui solo per darle un medicinale." obiettò il farmacista.
"Allora mi dia una pasticca di cianuro, perchè in tutto questo silenzio mi posso solo suicidare." disse Mimì.
E Napoli è certo viva. Ma come? Anche i detenuti sono vivi. Ma esistono modi migliori d'essere vivi.
venerdì, novembre 10, 2006
Pubblicato da Ueuè alle 3:44 AM
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3 commenti:
Se dovessi rinascere farei la domanda per diventare portiere.
Il portiere di Napoli poi e' tutta un'altra cosaoltre a lavatura stiratura e asciugatura (come diceva Toto')ci sta anche la possibilita' di arrotondare con i fitti e le vendite delle case.Infatti non sia mai che..un inquilino non avvisa prima il portiere che vuole fittare o vendere la casa ,te lo fai nemico per tutta la vita,non ti ritira la posta,astento ti saluta,e se ti vede che stai morendo non c'e' pass manc pa capa.Certo e' pure na faticata a stare tutto il tempo a leggere nella guardiola.C'e' un periodo in cui i portieri si trasformano diventando gentili,premurosi che tu stai bene,anzi si intrattengono con te a parlare,ebbene si e' il momento delle festivita' natalizie e cioe la tanto desiderata mancia.
Questa mancia pero' deve essere una bella mancia altimrnti te lo sei fatto un'altra volta nemico.Morale della favola stare molto attenti a i portieri ,loro ti studiano per bene ti,mandano dietro tante maledizioni,e se non ti stai attento e capace che ti mandano pure una bella seccia come si dice a Napoli.
Purtroppo questa categoria deve fare i conti con una brutta malattia denominata stanchezza cronica ,pero c'e' da dire che hanno una capacita' fuori dal comune a sapere l'orario senza vedere l'orologio,infatti si trasformano da napoletani a Svizzeri in quanto hanno una prescisione a chiudere il portone ,che non sgarrano di un minuto.Ma come fanno ,non lo so
Alessandro il Veterinario
Non so se il Domenico Rea, ora come ora, la pasticca di cianuro se la faccia dare anche qui....magari vedendo in che condizioni è ridotta questa città...tra spazzatura e indifferenza...oggi si dice di una vecchietta al balcone "perché non si fa i c***i suoi?" magari vedendo qualcuno che si buca, spaccia o butta una cartaccia a terra...beh, quella vecchietta è (era) la vera anima di questa città...l'"indifferenza" del nord l'abbiamo presa anche noi...solo che lì se vedono qualcosa che non gli sta bene se la fanno passare...
Enzo
va bè, enzo, però sei un pò retorico....e non dirmi che parlo troppo difficile...ti prego....
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