Ho fondato le brigate verdi! Sto vivendo in un Paese nella cui lingua conosco solo le parole "grazie" e "per favore", fedele agli insegnamenti di mia nonna che riteneva fossero le parole più importanti quando ci si reca all'estero. Ma non è sempre così. Qui se ringrazio mi guardano storto. Quando la solidarietà non è un sentimento che scaturisce dal cuore, ma un obbligo sociale legiferato, una sorta di impegno lavorativo, i ringraziamenti suonano come un'offesa, diciamo pure uno sfottò, e uno come me è costretto a reprimersi, a fare un breve cenno di assenso con la testa e un'espressione sulla faccia come a dire "hai fatto il tuo dovere". Finirà che a botta di reprimermi somatizzerò e mi verrà l'ulcera. Però la storia del cipresso non l'ho digerita ed ho contrattaccato. Ho comprato quattro cipressi più piccoli, li ho interrati nei vasi e li ho sistemati contro un muretto accanto al portone. Erano proprio carini, così allineati, erano una piccola promessa di un futuro migliore, oltre il baratro dell'odio. Ma dopo poche ore ne hanno sradicato uno e l'hanno gettato a terra. Alcuni amici mi hanno consigliato di rinunciare:"In questo quartiere abitano molte persone anziane con l'arterosclerosi che sono invidiose e fanno dispetti." Era un modo carino per stornare i miei sospetti di xenofobia. Ma è pur vero che qui sono molto longevi e la zona pullula di ultranovantenni.
Ed io comunque ho la capatosta. Ho reinterrato il piccolo cipresso e l'ho allineato con i suoi fratelli sotto la mia finestra al pianterreno. Chi vorrà fare loro del male dovrà scavalcare un muretto bene in vista sotto la luce stradale. Insomma, un ultranovantenne arterosclerotico non dovrebbe avere tutta questa agilità. O sì? Ho letto che in Italia un nipote ha congelato il nonno vecchietto per farlo risultare ancora vivo e incassarne la pensione di cui aveva la delega. Nel blog di Beppe Grillo invece un napoletano si lamenta del fatto che i giornali non abbiano scritto nulla su un intero quartiere abusivo che è stato abbattuto. Dico, un intero quartiere, non una catapecchia a Castelvorturno! Altro che arterosclerosi, scorre del genio nel sangue italico! Comunque la guerra è guerra e ognuno è guerrigliero a suo modo per un proprio interesse o ideale che dir si voglia. E se nel mio Paese inventano una nuova procedura di reversibilità di pensione, altro che pacs!, o riescono a costruire un intero quartiere senza licenza edilizia, io qui ho istituito le brigate verdi, una banda armata di cipressi.
martedì, febbraio 20, 2007
NAPOLI CHE MUORE (33): La guerra dei cipressi
Pubblicato da Ueuè alle 1:51 AM
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21 commenti:
Anche tu sei un genio, Ueuè!
Non esageriamo.
auspico e sogno bande armate di cipressi su tutta la Terra!
cipressi...ma non è roba per cimiteri?
Oltre che anonimo sei anche ignorante. Leggi "Davanti a S.Guido" di un autore italiano che si chiama Giosuè Crducci e fu anche premio Nobel.
io comunque preferisco le canne.
Ti riferisci alle "Canne al vento" di Grazia Deledda che fu un altro premio Nobel italiano?
fanculo guglielmetti
tienici al corrente degli sviluppi di questa guerriglia urbana armata di cipressi. Sei grande!
quanti ne prenderei a cipressate in faccia!
meglio la guerra dei cipressi che quella delle poltrone governative
smettila di sognare e torna con i piedi a terra! E comincia a gridare che la politica,TUTTA LA POLITICA, ci sta portando alla distruzione!
Chesterton l'ha scritto molto meglio e molto prima di me:"QUANDO NON SI CREDE PIU' A NIENTE, SI PUO' CREDERE A TUTTO". E' a questo punto che qualunque corbelleria può diventare verità assoluta, purchè non ci riveli quello che non vogliamo sentirci dire.
E' proprio così. Ma nessuno capisce il pericolo di tutto questo!
Vengo io lì e faccio piazza pulita o tu chiudi il gas e vieni via. Ma non ne hai abbastanza?
Brigate verdi contro brigate ustascia...
Stai attento UèUè che le foibe non sono finite...Napolitano docet.....
Un passato intriso di frustrazioni non muore ma si alimenta di dinamiche vendicative con la senilità...
Tu sì pure creativo...Figurati....
Tieni duro
baci da ottoflash
Caro Ottoflash, grazie per la solidarietà, ma non temere perchè non credo di correre pericoli. Quanto a tenere duro... non diamo adito a fraintesi, perchè ormai si pensa sempre ad una cosa, ed il problema è che si pensa, si pensa troppo, si pensa soltanto. Appunto.
Ma quando mai. Io non penso. Io faccio. Tanto per capirci.
caro ottoflash,
Napolitano ha detto che le foibe non sono finite ? No, non l'ha detto, ha solo ricordato questa tragedia storica mai riportata sui libri di scuola. Le foibe, mi spiace per il tuo fanatismo, ma sono finite.
Così come le persecuzioni naziste e le invasioni degli ustascia.
Ma se gente come te parla così riportando notizie alterate, temo fortemente che tutta questa merda non avrà davvero mai fine...
e ricorda che il razzismo in ogni senso deriva da frustrazioni.....
Sono d'accordo. Le foibe sono finite, ci mancherebbe altro, e Napolitano si è limitato a ricordarle. Per quello che mi è stato possibile capire credo vi sia solo uno strascico di natura economica. Quanto alla "merda", ce n'è così tanta di nuova in giro che non si riesce a trovare il bandolo della matassa nemmeno se ci si tura il naso.
Per precisione,e per giustizia, devo aggiungere che Ottoflash ha lasciato un commento sul post successivo a questo in cui abbracciava tutti "INDISCRIMINATAMENTE" molto prima di questo commento anonimo che lo accusa di razzismo. Le date parlano chiaro.
ecco, appunto, siccome di merda ce n'è già tanta in giro, ritengo che almeno coloro "i quali stanno aspettando.." anzichè salutare retoricamente tutti indiscriminatamente, cercassero di pesare le parole su faccende
piuttosto complicate e molto delicate....
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