Claudio Rinaldi se n'è andato. Sapevo che stava male, perchè ne aveva fatto cenno lui stesso sul suo blog "Italia loro", ma non che fosse grave al punto di andarsene. Gli volevo bene, e adesso gliene voglio anche di più per motivi che ritengo importanti. Il primo è che mi ha salvato la vita. Il secondo è che entrare nel suo blog fin dall'inizio è stata per me una scuola d'umiltà che m'ha temprata. Mai avevo ricevuto tanti attacchi come dai suoi commentatori che m'avevano preso di mira fraintendendo i motivi per cui scrivevo. Il terzo è che mi sono anche divertita molto perchè questi attacchi sono stati per me uno stimolo a rispondere con spirito. Il quarto è che questo breve percorso fatto insieme resterà nel Web e questo mi consola perchè è un passaggio della mia storia personale. Avevo scelto il suo blog perchè era privo di faziosità, quindi coraggioso e scritto con un linguaggio chiaro, accessibile a tutti. Ed è questo che ha sempre fatto di lui un grande giornalista.
Tra le innumerevoli partecipazioni su "Italia loro" da parte dei suoi colleghi, lettori ed ammiratori c'è anche una poesia di Libero De Libero che gli ho dedicato. Era quanto di più caro avessi perchè l'avevo già dedicata alla perdita di un bambino che ho amato moltissimo.
Io ti vedrò domani
e domani è una promessa
che ritarda il mattino
un giorno senza data
un luogo dannato
una volubile certezza.
Domani è un favore
accordato all'attesa
la vita che si risparmia
un detto, un gioco perfetto,
è un paese ove non si giunge
viaggiando tutta la vita.
Ecco Claudio, ti ho salutato da casa tua, adesso ti saluto anche da casa mia. E nel ringraziarti per l'ospitalità, ringrazio tutte le "voci intestinali" che m'hanno aiutata a crescere. Perchè sei tu che m'hai insegnato il valore del libero confronto.
giovedì, luglio 05, 2007
Dedicato a Claudio Rinaldi
Pubblicato da Ueuè alle 12:15 PM
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15 commenti:
Carissima Ueuè, non fai altro che stupirmi. Duole anche a me la perdita di Rinaldi, lo ammiravo molto e lo leggevo. Frequentavo anche il suo blog ma non sono mai intervenuto perchè lo facevi già tu in un modo che mi piaceva moltissimo. Le "voci intestinali" come le chiami tu non solo non ti hanno scalfito d'una virgola, ma a mio modesto giudizio, t'hanno resa ancora più grande in tutti i sensi. Non so che pagherei per sapere che significa che t'ha "salvato la vita", ma è chiaro che se volevi farlo sapere l'avresti chiaramente scritto. Questo vale anche per la perdita di quel misterioso bambino. E' strano, mi sembra di conoscerti da sempre, e so così poco di te. E anch'io ti voglio bene e sono felice di viaggiare con te nel Web.
A presto
Dedica perfetta, poesia stupenda. Grande Rinaldi. Mi associo. Grande Ueuè.
Bellissima poesia che non conoscevo e che mi ha molto commossa. Grande sensibilità la tua.
Grande anche la forza di Rinaldi che ha retto sino alla fine del suo passaggio su questa terra.
Lo ammiravo molto, era un burbero benefico. Ci ha insegnato a guardare avanti.
Io che ti conosco so come ti senti. Ti sono molto vicino. Non sei mai sola Ueuè. C'è un sacco di gente che ti vuole bene. Cominciando da me. Va' diritta per la tua strada, carissima. Sono sicuro che te l'avrebbe detto anche Rinaldi.
siamo tutti di passaggio su questa terra...l'importante non é quanto ci stiamo ma quello che lasciamo.
Ave...
Non posso fare a meno di dire che non c'è cosa più bella di una dedica ad una persona che si stima. Anche se non c'è più. Anche se non lo conosco molto, come giornalista, sono sicuro che da lassù Claudio Rinaldi arrossirà e ti ringrazierà per questa dedica.
PS:Mi scuso per la mia scarsa presenza e i miei interventi essenziali, purtroppo sono in un momento un po'impegnativo.
Sii saggio
o mio dolore.
(Beaudelaire)
Ueuè, siamo sempre con te.
Coloro che hanno fatto un ponte
attraversano la corrente del fiume
lasciandosi alle spalle le pozze paludose.
Mentre la gente costruisce una zattera
i saggi sono già al di là.
(Udana)
Tivoglio bene, Ueuè.
Volim Ueuè
C'era una volta un re con un cuore gravemente ammalato che ad ogni forte emozione, nel bene e nel male, rischiava di morire. I sudditi che lo amavano si rivolsero preoccupati al Visir:"Cosa si può fare per evitare che il nostro re muoia sotto la scossa di una forte emozione bella o brutta che sia?"
Allora il Visir fece preparare un anello per il re sul quale fece incidere le parole:"Anche questo passerà". (storia sufi)
Ma nonostante questo rimedio il re morì lo stesso, perchè una mattina un bambino lo fermò e gli disse:"O re, che ci fai qui? Non lo vedi che sei tutto nudo? Non è luogo per te questo. Qui possono viverci soltanto coloro che si occultano sotto le vesti dell'ipocrisia, del prestigio o del rancore. Tu sei nudo e meriti una casa migliore".
E presolo per mano se lo portò via.
La morte mi inebetisce ancora....
Sarà che ancora si agitano in me alcune scioccanti ed improvvise care dipartite....
E tu Ueuè che in questo viaggio tortuoso e mozzafiato hai sfidato la vita polverizzando le ipocrisie e le vacuità sempre con le mani tese per un pugno,un briciolo di verità hai ancora la capacità di sorprendermi e di stupirmi.........
Il mio è un silenzio partecipativo che rifugge da frasi di circostanza..................
Questo post, nella sua provvisorietà , è riuscito a diventare un eggregore, una catena di energie.....
Non conoscevo Rinaldi, ma ritengo che grazie anche a tutti voi ,stia volando ancora più in alto... ...
Un abbraccio forte forte a tutti
Uno di meno del calibro di Rinaldi è un passo avanti verso le mediocrità che cercano di appropriarsene per sistemarne la memoria nella loro visione del mondo. Da tutte le dediche e i ricordi non è poi così difficile estrapolare ciò che scaturisce direttamente dal cuore, senza mediazioni mentali opportunistiche.
Ti quoto, Ueuè.
Bravissima!
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