L'acqua ad Agrigento, un affare Nestlè - Piccola Italia - Repubblica.it Cliccate!
Ecco un esempio dell'unico, vero, insuperabile problema del Sud dal quale poi scaturiscono tutti gli altri: l'incapacità di difendersi che ingenera la rassegnazione e il dover ricorrere a san Gennaro, a un capo, a un padre, ma più di tutto, se fosse possibile, a un re, a uno che abbia il potere di sistemarci in qualche modo. Ed è chiaro che, in questo atteggiamento , politica, mafia e camorra trovino terreno fertile. Persino l'imprenditore laureato non riesce a sottrarsi a questa trappola, se non trova il coraggio di trasferire le proprie iniziative in altro loco, e resta prigioniero in un sistema di totale asservimento. I cittadini di Agrigento, terra meravigliosa per ricchezze naturali ed archeologiche, vivono da decenni senz'acqua, l'acqua arriva ogni tanto solo per riempire i contenitori sopra i tetti, che speriamo non siano quelli di eternit, fatti con l'amianto, come si usava una volta, ed erano portatori di cancro. Però l'acqua potabile c'era e non lo sapeva nessuno, o meglio lo sapevano soltanto in pochi, e da decenni, per sondaggi sul territorio portati avanti dalla Montedison e mai presi in considerazione. Adesso lo sanno invece tutti che c'è l'acqua, e nessuno si incazza per i decenni vissuti nel disagio. Perchè? Perchè la scoperta dell'acqua non cambia niente nella vita dei cittadini, bevevano acqua potabile imbottigliata a pagamento prima e così continueranno a berla, ora che la Nestlè ha ottenuto la concessione della risorsa, sia pure pagandola solo 30 centesimi a bottiglia. Ma al Sud le famiglie sono numerose, e sapete quante ce ne vogliono, di bottiglie, per dissetare tanti picciriddi?
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A nessuno è venuto in mente di inserire nella licenza di sfruttamento delle vene acquifere una clausola che garantisca un numero di bottiglie gratuite per i cittadini a basso reddito. No, dovranno pagarla democraticamente tutti l'acqua da bere, e se poi un cuore nobile te ne manda a casa una cassa a settimana in cambio di "un piccolo favore" politico e non, tu non glielo fai? E se sei uno tosto e non glielo fai sei sicuro poi di vivere tranquillo con tutta la tua famiglia?
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Così ha sempre viaggiato il Sud nel tira a campà, domani è un altro giorno, storta va diritta viene, tengo famiglia. Tanto c'è sempre il nome della santa protettrice stampato sull'etichetta, Santa Rosalia, che ci aiuterà.
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Intanto noi, mi raccomando, continuiamo a logorare le guarnizioni del rubinetto quando ci laviamo i denti, aprendolo e chiudendolo di continuo come ci impone il trend ambientalista. E se vi tormenta qualche dubbio pensate che pure i fontanieri tengono famiglia!
sabato, luglio 14, 2007
NAPOLI CHE MUORE(59):Acque amare del Sud
Pubblicato da Ueuè alle 11:05 AM
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12 commenti:
Da un mese ho DECISO categoricamente di bere acqua del rubinetto. Sapete una cosa? E' buonissima. Se la lasciate in frigo con il tappo svitato perde il sapore di cloro. Sicuramente è più controllata delle varie acque minerali che ci propinano e che sono carenti o hanno eccesso di minerali a volte dannosi alla salute.
Inoltre ho notato che la Nestlè sta facendo man bassa di acque minerali. Adesso ha assimilato anche l'acqua SANTA ROSALIA (la patrona di Palermo). Indovinate da dove viene quest'acqua????
Da Palermo naturalmente. E io dovrei pagare l'acqua imbottigliata come sgorga dalla sorgente di casa mia???
Mi bevo direttamente quella del rubinetto. Non siamo in Messico non c'è il rischio di prendersi la maledizione di Montezuma. Si previene l'inquinamento eliminando il trasporto di queste bottiglie in giro per tutta l'Italia e si risparmia.
Ciao
Brava! Ma fammi ridere. Così hai risolto tutti i problemi!
I fontanieri, tutti, dall'idraulico alle ditte che imbottigliano acque minerali, tengono 'a chiav'e ll'acqua, sono i veri padroni!
Eppure una volta "dar da bere agli assetati" era un'opera di misericordia corporale. Perchè la Chiesa non interviene?
Ueuè, ma tu vulisse cambià il mondo? E' da Palepoli e poi da Neapolis che le cose vanno così, e tu arrivi fresca fresca...Io non mi incazzo e non mi meraviglio. Sì, sì, è tutto vero quello scrivi, è tutto giusto, ma mi indigna la tua petulante ingenuità. Ma sei veramente del Sud? Secondo me sei oriundo.
Vieni in mio paese,qui non c'è problema.Inutile combattere con mulini a vento.
Sto sparapanzato in una vasca piena d'acqua limpidissima, con una bibita on the rock, una buona sigaretta accesa, Mozart diffuso nell'aria, e Petrarca a portata di mano. Non sono un ottantenne, ho trentadue anni, non sono omologabile perchè non mi drogo, non mi sbronzo, non mi piace il rock, del Papa e di Berlusconi non me ne frega un cacchio, non amo e non detesto i gay, i gossip e i serial day. Un mese all'anno devolvo il mio stipendio per una giusta causa e sgobbo come un matto perchè lavorare mi piace.
Ueuè, perchè non clicchi su di me?
perchè sono un po' impegnata e ho già cliccato Piero Ricca su yu tube, e mi sto chiedendo perchè questo grande contestatore non venga ad incazzarsi a Napoli con chi ci ha così malridotti. C'è qualcuno in grado di rispondere a questo quesito?
Effettivamente...
Ueuè, ti rispondo io, come si dice dalle tue parti:"GUARDIAMOCI NELLE PALLE DEGLI OCCHI"! E chi potrebbe contestare Piero Ricca a Napoli, gli intoccabili?
Ciao, mina vagante nel web.
Mi diceva ieri mia mamma al telefono che dalle "mie" parti ci sono 35 gradi, e nel parlare mi ha detto "per fortuna che abbiamo l'acqua, é una vera benedizione, se no non so cosa farei".
La si puo incolpare per realizzare un privilegio che ha? Chi non dovrebbe avere l'acqua é forse la nestle, ma forse nemmeno lei, forse non la dovrebbero avere i politici italiani, visto che chi puo cambiare le cose non é chi ha bisogno di cambiarle.
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