sabato, febbraio 10, 2007

NAPOLI CHE MUORE (31): Il tiri-tiri.

Non è vero, ma ci credo. E questa del tiri-tiri è una storia vera.

Il dottor Bellè, titolare d'una piccola casa farmaceutica specializzata in pomate omeopatiche, si è chiuso nel suo ufficio per meditare davanti a quella benedetta piantina poggiata sulla Bibbia, un breve virgulto grigiastro che spunta da un vasetto di plastica. Sta pensando che quel piccolo vegetale doveva risolvere la crisi della sua azienda, che ci voleva davvero poco a farne una sintesi in laboratorio. Il tiri-tiri cresce in una piccola zona del Mato-grosso, e gli indios credono che sia un dono degli dei, perchè strofinato sul pene ha effetti afrodisiaci.
Quando la guida, nell'hotel di Rio, l'aveva messo in guardia, lui, uomo d'azione e di risorse, nonchè laico convinto, aveva sorriso. "Dicono che non si può vendere perchè porta disgrazia." "Però hanno venduto." "Sì" "Quanto?" "Molto." aveva detto l'altro porgendogli la piantina "Guardi che ha bisogno di calore umido. E lei avrà anche noie con la dogana perchè non si può esportare." Il dottore aveva viaggiato con la bustina di plastica che conteneva il tiri-tiri infilata nelle mutande. Più caldo-umido di così. Era del resto il luogo cui era destinata una volta che i suoi chimici l'avessero trasformata in pomata. E lui era uomo d'azione e di risorse.
Bellè aveva ereditato l'azienda dal padre, un chimico creativo che aveva messo a punto una serie di pomate antinfiammatorie basate sul principio che "se non fa male fa bene", con le quali era riuscito a farsi un po' di spazio sul mercato nazionale. Adesso però i tempi erano cambiati, la concorrenza li stava soffocando. Ma Bellè era uomo d'azione e di risorse, e, nel consegnare il tiri-tiri ai suoi collaboratori, aveva detto:"Guagliò, non sapete quanto m'è costata 'sta piantina. E adesso datevi da fare se ci tenete a conservare il posto." E poi, tutto soddisfatto del proprio spirito imprenditoriale, se ne andato al circolo per pranzare. Ma mentre arrotolava, tra sole e mare, i primi spaghetti, il portatile aveva suonato. "Dottò venite, venite subito, è successo un guaio."

Sul tavolo del laboratorio, tutte le provette di vetro intorno alla piantina erano scoppiate.
"Dottò, è il tiri-tiri." "Non dite fesserie. Ci hanno mandato una partita di vetri difettosi. Aprite un altro scatolo."

E poi c'era stato l'incendio nel deposito. "Dottò è il tiri-tiri." "Ma quale tiri-tiri, questa è un'intimidazione camorristica. Io me ne fotto di questi fetienti." Bellè era uomo d'azione e di risorse:"Abbiamo l'assicurazione e aumenteremo la guardiania."

Ma quando era poi toccato a Margherita con la minaccia d'aborto la sua sicurezza aveva cominciato a vacillare. Anche perchè, mentre correva verso l'ospedale, s'era scontrato con uno che marciava contromano e gli aveva sfondato il muso della Porsche. Ed era stato a quel punto che aveva telefonato ad un amico biologo che lavorava nell'orto botanico.

"Un tiri-tiri? E' una rara varietà d'aloe. Come hai fatto a procurartela?"

Però dopo tre giorni il biologo aveva chiamato con la vose isterica:"Vieni a riprenderti 'sta cazzo di piantina. Qui stiamo passando un sacco di guai." "Distruggila." aveva sussurrato Bellè stoico e appena un po' rassegnato." "Ma sei pazzo? Proprio a me vuoi dare la responsabilità? Questa fa paura." E il corriere che gliela aveva riportata era caduto dal motorino.

Adesso Bellè, chiuso nel suo ufficio davanti a quello scomodo vegetale, si accinge a fare qualcosa che gli ripugna perchè lui è stato sempre uomo d'azione e di risorse, un serio imprenditore impegnato.
E' tutta colpa di Margherita che lo ha convinto a recarsi da quell'orribile mago, un essere disgustoso impaludato in un camicione rosa shocking, che gli ha consegnato la Bibbia e un grosso pezzo di tubo di piombo. E poi, con la sua voce melliflua ha decretato:"Nella Bibbia ci ho messo un segnalibro proprio nel punto in cui ci sta il salmo che dovete recitare mentre buttate la piantina a mare, dopo averla infilata bene nel tubo, mi raccomando, che dovrete battere col martello per non fare uscire tutte le energie negative, se no qualche povero guaglione di marinaio ci può andare di mezzo, voi capite. E mi raccomando anche che lo dovete fare al largo, molto al largo." E con quelle mani grassoccie e sudate ha fatto anche il gesto di scio-sciò. "E che Dio vi protegga. Fanno cinquemila euro, prego."
Bellè adesso sta telefonando al marinaio:"Gigì sto scendendo, prepara la barca." Non si è mai sentito così stupido e solo, così ridicolo e privo di risorse. Mannaggia a 'stu cazz'e tiri-tiri, sbuffa mentre corre con la moto sulla corsia preferenziale.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma tu sei davvero un fenomeno!
Ho paura di perderti. Ti prego, continua questo blog che è eccezionale e mi fa tanta compagnia.

Anonimo ha detto...

Beh, dobbiamo ammettere che ci hai fatto ridere

cazzandra ha detto...

ti ho scritto un commento ma non me l'hanno pubblicato. Presto te ne scriverò un altro.

Anonimo ha detto...

Uè,tu dici che la storia è vera,e io ti dico che comunque è una storia squisitamente napoletana. E' un bel soggetto cinematografico con Abatantuono e regia di Wertmuller. Cacchio però quanto sei in gamba!

Anonimo ha detto...

Tiri-tiri hai fatto fesso a Bellè!

Anonimo ha detto...

Bellè,tieh!

miro ha detto...

Evviva!Adesso posso mandarti commenti!

Anonimo ha detto...

Poveri uomini italiani senza tiri-tiri

Anonimo ha detto...

ce mancava sulo 'o tiri-tiri,e mo'chi se votta 'a mare?

Anonimo ha detto...

signorina Nikka, venite qua ca ve lo faccio vedere io 'o tiri-tiri

Anonimo ha detto...

Italiani non sanno vedere a cinque centimetri da loro tiri-tiri

Anonimo ha detto...

possibile informazioni per recupero piantina? No problem immersione con batiscafo. grazie

Anonimo ha detto...

Un batiscavo,addirittura! E chi sei Picard? Guarda che il tiri-tiri i batiscavi li polverizza.

Anonimo ha detto...

ma lo sapete quello che sta succedendo in Italia? E voi pensate al tiri-tiri?