venerdì, agosto 24, 2007

NAPOLI CHE MUORE (68): Rischi e rischiacci.

Ieri sera stavo per ingoiare la prima cucchiaiata di minestra quando, attraverso lo schermo del televisore, acceso per il telegiornale, è stato annunciato, breve, succinto e lapidario, il pericolo per più d'un miliardo di persone -la metà di coloro che viaggiano in aereo- di contrarre malattie infettive. Malattie nuove, ancora sconosciute e non curabili,, e vecchie, come la tubercolosi, resistenti ai farmaci.
Un tocchetto di patata mi si è incastrato in gola, anche perchè quest'annuncio catastrofico è stato dato tra quello di una cazzata del governo attuale e quello di una altrettanto simile dell'opposizione. Ho dovuto dunque bere un bicchiere d'acqua per non morire soffocata senza nemmeno attendere la devastazione globale.
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Ora, dichiarare che un miliardo di persone sono a rischio, o è una colossale stronzata, annunciata per diffondere tra gli umani la paura ancestrale delle epidemie in vista di chissà quali eventi che richiedano una giustificazione. O è il solito sistema per stornare l'attenzione pubblica da penalizzazioni meno casuali e più mirate.
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Oppure è vero.
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E di fatto, poi stamane leggo che l'Organizzazione Mondiale per la Sanità ha lanciato l'allarme per il pericolo di infezioni trasmissibili ad un ritmo sempre più incalzante grazie alla mobilità delle persone che viaggiano in aereo (perchè sui treni no?) e all'interdipendenza e l'interconnessione del mondo attuale, vedi la circolazione di merci e rifiuti pericolosi nel quadro degli scambi commerciali internazionali.
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"Non vi è Paese" annuncia Margaret Chan, direttrice generale dell'OMS "per quanto avanzato, che sia al riparo dei rischi che minacciano la salute pubblica". Per cui il miglioramento della sicurezza sanitaria esige una solidarietà e una collaborazione mondiali.
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Ho vinto il panico prendendo in braccio Tebby che s'è spazzolato tutta la mia minestra dal piatto (ormai il mio rapporto con questo cagnolinaccio è di reciproca truce animalità), e riflettendo.
Ho ricordato lo studio di Dirk Brockmann e colleghi sulla diffusione delle malattie attraverso la mobilità del denaro (lo sterco del diavolo, ma solo per i poveri, perchè i ricchi non lo sfiorano nemmeno), utilizzando per la loro ricerca i dati provenienti dai siti web che monitoravano lo spostamento delle banconote. E ovviamente è sorta una domanda. Se esiste un'organizzazione mondiale del commercio che ha consentito ad alcuni Paesi malmessi di riprendersi economicamente, potrà esisterne una di solidarietà che lavori di concerto per sconfiggere un pericolo che non discrimina tra razze, religioni, e idee politiche? Insomma, mal comune é mezzo gaudio o no? Personalmente non nutro una grande fiducia nel genere umano. E tutto questo evoca una guerra biologica naturale che lascia costernati.
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Poi ho dovuto mettere il guinzglio a Tebby -che in realtà si chiama Tebaldo, ma sono stata accusata di snobismo borghese ad avere un cane con questo nome, e, per non essere rotta le palle da chi ha ereditato la mentalità di cinquantanni fa, gliel'ho dovuto accorciare. E quel trentacentimetri di criminalità mi ha rifatto la cacca a nastrino, che sarebbe il prodotto di un tovagliolino di carta ingoiato e digerito tutt'intero, ed evacuato intatto. Solo che lui, 'sto maledetto bassotto nano, riesce ad espellerne solo la metà, e il resto devo tirarglielo io con le mani, inguantate di gomma per non abbrutirmi definitivamente, ma non è detto che questo non mi comporti il rischio di un'infezione. Però la prima volta che è accaduto mi trovai impreparata davanti al ragazzo del secondo piano che mi piaceva tanto, e fui costretta a far finta di niente e a camminare col mostricciattolo nero che sembra una zoccola e quel nastro di carta appeso che gli fuorusciva dal sedere. E lui, il ragazzo, solerte in modo esasperante, mi toccò una spalla e mi indicò sorridendo il nastraccio costringendomi a ringraziarlo nella sua lingua che è l'unica parola che conosco, e a correre verso casa tirando e strusciando a terra quel verme nero che non ne voleva sapere di rientrare. Perciò adesso, ad evitare le boccacce disgustate dei casigliani che, statisticamente parlando, fanno parte insieme a me di quel miliardo e più di persone a rischio, mi tocca portare fuori la pantegana alle sei del mattino, quando ancora tutti dormono, e all'ora di cena, quando stanno a tavola e col cibo ingoiano anche le belle notizie del telegiornale.

20 commenti:

embè ha detto...

Cara Ueuè, non si capisce se Tebaldo, che dio di nome!, è un rischio per te o sei tu un rischio per lui!
In ogni caso uniamoci fraternamente tutti, Tebaldo compreso, nel rischio collettivo!

vbinaghi ha detto...

Gli indios sono morti più di morbillo che di colpi d'archibugio (come vorrebbe far credere una storia fumettistica del colonialismo). Era una malattia che già nel '500 da noi si risolveva benignamente, ma per popolazioni il cui corredo immunitario non era attrezzato, era letale. La globalizzazione mostra oggi tutto il suo aspetto pernicioso, consistendo in una promiscuità irrisolvibile e in un'accelerazione senza scopo. Secondo me accorciare i tempi fino all'istantaneo e gli spazi fino alla pretesa dell'ubiquità serve solo a mettere in concorrenza economie e forza lavoro, ad unico vantaggio della redditività del capitale.

Anonimo ha detto...

Ueuè, moriremo ridendo insieme a te!

Oby ha detto...

Devo avere la mentalitá di 50 anni fa perché penso che un nome di persona vada ad una persona ed un nome di cane ad un nome di cane e Tebaldo mi pare il nome di una persona (peraltro parecchio sfigata direi). La lettura del tuo post mi ha riportato con simpatia il ricordo di un mio compagno di classe che aveva ritrovato nella cacca del suo suo cane il fiore della adidas, finito nello bocca del suo mastodonte samoiedo insieme a parte della gamba della tuta ed espulso a formare cacca griffata.
Per quanto riguarda le malattie infettive che ti devo dire, speriamo almeno che mischiando le nostre malattie a quelle del resto del genere umano si mischi anche un po di mentalitá, usi, costumi ed apprezzamenti per la cultura degli altri, di modo che se moriremo lo faremo avendo ottenuto una soddisfacente contropartita di apertura mentale.

Ueuè ha detto...

@ vbinaghi,questo lo credo anch'io. Ma in una visione più ampia, se permetti.Quando i tempi si accelerano il gioco sfugge di mano. Ma, temo, sia un processo inevitabile...sino alla ricomposizione del numero giusto, come è sempre stato. La natura ha grandi interessi d'equilibrio, e si serve anche, ma non solo, di quelli meschini degli uomini se lo ritiene necessario. Anche la peste che decimò l'Europa proveniva dai topi portati dalle navi che trasportavano merci. Il senso di tutto questo si sottrae alla nostra comprensione. Perciò è più facile scagliarsi contro un colpevole che è già a sua volta vittima incosciente.

Ueuè ha detto...

Oby mio caro, io non indosso il burka perchè ci inciampo con i piedi, però adoro il cous-cous.
Certo, che per avere la mentalità di un cinquantenne ti trovo un po'farfallone. Sfigato Tebaldo? Ma se ha un mazzo così per aver trovato una scema come me che sta pagando il prezzo d'avergli salvato la vita!

cazzandra ha detto...

E' tenerissimo pensarti alle prese con i "nastrini" di Tebaldo. Ma del resto che ci si può aspettare da una come te che va a teatro calzando una scarpa e una pantofola per sbadataggine? E' chiaro che il trentacentimetri ha preso il sopravvento nonostante la sua taglia.
Quanto alle infezioni, siamo talmente tanto infettati psichicamente che quelle fisiche non mi fanno più paura.

Anna De Simone ha detto...

"Personalmente non nutro una grande fiducia nel genere umano"
Bisognerebbe avere più fiducia nella scienza!!! In ogni modo... Brodino il 24 agosto? Siicura ke la patata in gola si è fermata per la notizia e nn per altro?! :o :p
Scusa l'intrusione! Ma mi sento piuttosto euforica!
Le malattie non girano con le banconote... per fortuna! Si trovano km e km di dibattiti a qsto proposito nel web!

p.s. Tebaldo è un bel nome! Complimenti!
E ancora scusa per l'intrusione!

Stefano Calosso ha detto...

Noi viticoltori ne sappiamo qualcosa. Da metà dell'ottocento (Oidio) fino alla recentissima Flavescenza Dorata, quasi tutte le patologie della Vitis Vinifera provengono da oltreoceano, per la precisione (ma guarda un po'!) dal Nord America.
Per il resto che dire... A malattie globali globali medicine e una bassa diversità del sistema immunitario dell'uomo. Un altro aspetto che, se radicalizzato, a lungo andare sarà un punto debole per la nostra specie. Ha ragione Valter, ci vuole un black-out... e in fretta.

Ueuè ha detto...

@ Anna dove l'hai letto il brodino? Era una magnifica pasta e patate tiepida.
No, non nutro grande fiducia nemmeno nella scienza che si proccupa di allungare la vita e non della sua qualità.
Sei graditissima Anna, anche se la carta moneta è piena di batteri!
Ma noi abbiamo un sistema immunitario doc!
(Le ultime parole famose...)

Ueuè ha detto...

@ Stefano Calosso e Valter Binaghi, io non ho paura, che venga pure il black-out, con gli estremismi mi ci faccio la doccia. Ma non mi spaventate i miei piccoli!

Anonimo ha detto...

Scusa Ueuè, e chi ncacchio sarebbero questi piccoli?

miro ha detto...

Che tenerezza, Ueuè!

vabbè ha detto...

Tra il serio e il faceto...non l'hai chiamato "cane faceto" il tuo trentacentimetri in uno dei tuoi post?
Però francamente, ancor più del black-out mi lasciano perplesso quella pantofola e quella scarpa a teatro. E Cazzandra poi come lo sa?

Stefano Calosso ha detto...

>con gli estremismi mi ci faccio la doccia

Quali estremismi?

Ueuè ha detto...

Quelli di un concetto di black-out al quale non tutti sono pronti, ne converrai, spero

Ueuè ha detto...

@ Vabbè, un cretino mi fece una foto e la pubblicò su un giornalucolo.

vabbè ha detto...

E Cazzandra legge i giornalucoli?

cazzandra ha detto...

Sì. Anche. Dal parrucchiere.
Ma adesso ne ho trovato uno che mette i libri al posto dei giornali, così quando ne cominci uno che ti piace o torni da lui o devi comprartelo. Sono libri pressochè sconosciuti. Ne ho iniziato uno, scritto da una donna e ambientato a Sorrento, bellissimo.
Ueuè, è ovvio, la conoscevo già di vista. Adesso mettiamo il punto però.

Anonimo ha detto...

Pandemie?
Non mi ingannano!
Dicendolo nella lingua della tua città, che bene conosco, """so dove vogliono andare a parare""".
A tali notizie non presto più nessuna attenzione, se poi qualcuno mi chiede qualcosa in merito... mi viene da ridere e passo ad altro argomento.

Senti ma lo sai che il tuo bassotto è un veicolo più efficace per la trasmissione di malattie rispetto a tanti aerei che gironzolano per il mondo?
I cani ormai arrivano da tutto il mondo, vengono "creati" perfino in laboratorio, mangiano le porcherie che in ogni Paese loro si danno, scacazzano ovunque, gli altri colleghi cani annusano, leccano e si strusciano nelle cose più immonde, cacca multietnica compresa, poi tocca tirargliela pure fuori dal culo con le mani... e tu ti preoccupi dei viaggi in aereo?
(quella del tovagliolo però... è divertente)