giovedì, gennaio 04, 2007

Napoli che muore (20): I regali

Una volta, l'allora ministro Martino, disse, con grande humor, che a Milano i semafori sono la regola, a Roma un suggerimento, e a Napoli addobbi natalizi. Ma non è per un'improvvisa e mai tardiva decisione anticonsumistica del Comune, improntata ad una necessaria auto-austerity, nè per donare un po' di piena libertà ai napoletani che trattano i semafori come addobbi natalizi,
se per qualche giorno il Comune li ha spenti. In realtà si è trattato di vero distacco, come quando non paghiamo la bolletta della luce, perchè il Comune non
aveva i soldi per pagare la ditta che gestisce i semafori.
Ora, se mettete nel conto la vita di una giovane donna che percorreva in motorino via Caracciolo, stroncata da un lampione, la cui base di ferro era marcita per mancanza di controlli e di relativa manutenzione, che le è piombato addosso uccidendola.
Se aggiungete tutti i motociclisti invitati ad andarsene all'altro mondo dai buchi della pavimentazione stradale della Riviera di Chiaia.
E non tralasciate il caos che si sta verificando nei prontosoccorsi a causa del pagamento del ticket, che è a discrezione del medico che vi visita, il quale deve stabilire l'entità della sintomatologia che vi ha condotti lì, caricandosi di una ulteriore responsabilità.
E se inoltre considerate che è previsto l'aumento delle tasse per la rimozione dei rifiuti urbani, quando già eravamo nella rosa dei cittadini che pagavano il tributo più alto per questo servizio, ma che, a differenza degli altri comuni, tale servizio è del tutto inefficiente in quanto abbiamo dovuto imparare a convivere con la monnezza.
Se assommate tutti questi "regali" non graditi, a quali conclusioni giungerete?
A nessuna.
Noi non concludiamo, siamo inconcludenti... E sopportiamo.
Ennio Flaiano diceva che l'Italia è un paese di santi, di navigatori e di...cognati.
Bene. I navigatori sono stati prodotti da Genova, Amalfi, Venezia, eccetera.
I cognati sono scaturiti un po' dappertutto.
Ma il record dei santi, santi anonimi e sconosciuti, santi senza incenso, senza fiori e senza preghiere, ce l'ha questa nostra città che sta sempre per morire e, malgrado tutto quello che è costretta a subire, non muore.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

come fa male questo tuo dito nelle piaghe...

Anonimo ha detto...

Ma tu i masochisti li chiami santi?

Anonimo ha detto...

non si può continuare così
aspetta qualche mese e vedrai la fine di questa santità. Dio ti liberi di pazienza stancata.

Anonimo ha detto...

io mi faccio costruire una cappellina abusiva

Anonimo ha detto...

chi è causa del suo mal pianga se stesso

Anonimo ha detto...

me ne vogl'ì all'America
pe' sta luntano assaie...

Anonimo ha detto...

Sta di fatto che durante il black out dei semafori abbianmo assistito ad una migliore scorrevolezza del traffico...
Forse bisognerebbe smantellare anche un pò di apparato burocratici, di cartelli ideologici e soprattutto di rappresentanze politiche e sindacali..
Basta delegare !!!!!
Baci Mamy..

Anonimo ha detto...

caro ottoflash,sei proprio un ottimista,ma tu credi davvero che basterebbe?

Anonimo ha detto...

chissà che ci porterà la befana.
sono tutta un fremito!
Avanti popolo...

Anonimo ha detto...

sarà ma secondo me quando uno capisce che non ha futuro può diventare pericoloso e questo vale anche per una città

Anonimo ha detto...

ma noi questi regali li ricambiamo: camorra, sporcizia, anarchia,violenza...

Anonimo ha detto...

La critica deve essere costruttiva, altrimenti è meglio lasciarla a casa,cara Adele.
E' questa una città ineducabile, o è così perchè è stata sempre mal governata? E' nato prima l'uovo o la gallina? Perchè i napoletani quando se ne vanno rigano dritto?

Anonimo ha detto...

e chi cacchio o' ssape!

Anonimo ha detto...

Io durante il black-out (che in alcune zone persiste ancora) ho notato una maggiore scorrevolezza causa mancanza vigili...manco nei bar a prendersi il cornetto li ho trovati (ho notato anche una maggiore incazzatura e maleducazione dei soliti che per poco non si ammazzavano per passare per primi)!ma che fine hanno fatto??? "e io pago" (le tasse)...Grande Totò, unica vera e mai superata anima di napoli...questo ci restano, le icone della buona e "ingenua" napoletanità...sto per fare le valigie...a malincuore!