venerdì, novembre 09, 2007

NAPOLI CHE MUORE (126): La mia cittadella

"Ho sempre pensato che non bisogna aver paura del Male che c'è nel mondo, ma del Bene che manca".
(don Benzi)

Dedicata ad un Cristiano poco cristiano



Ho la mia cittadella

diglielo ai tuoi demoni

che dell'amore

fecero canzonette

d'ogni giardino

calpestando i fiori

Diglielo che la mia cittadella

ha nome ossimoro

e che un muro di fuoco la protegge

dagli orribili incubi

lerciume immondo

che voleva uccidermi

Digli che questo fuoco

è una frescura

Guardo il tempo che invola

i frutti d' illusioni

che tu chiami sogni

un gioco di prestigio

così sporco e crudele:

è così giusto, il tempo

orologio di Dio

Amare è privilegio dei poeti

non dell'ossesso che divide

produttore di mali e di dolori

Diglielo che i poeti sono fragili

quando lasciano la dimora

e portano la gioia

benchè un poeta

nulla tolga a questo mondo denso

e preoccupato

Diglielo che i poeti son mezzi angeli

e mezzi pazzi

e hanno musica che risveglia

l'uomo che è pronto

ma lui soltanto

e nè distanza nè tempo

può distruggerli.

Spiega che questo è privilegio

amore che si dona

incarnandosi

spreco per mani avide

e vuote

che non sanno credere

nè rischiare

nè dire ti amo

e nemmeno grazie.

Diglielo

e rimettiti in fila

e prega

e aspetta

e intanto scaldati

al tepore delle mie lacrime.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

nkwyipmUeuè, io di notte ti aspetto, perchè so che mi porti le tue gocce d'amore.
Ti devo grazie a Miro.

Anonimo ha detto...

Delinquentona, ma come faccio a faticà con queste cose pazzesche che scrivi?
Mi viene voglia di andarmene a giro, alla ricerca d'un'illusione d'amore.

embè ha detto...

Giusto, giustissimo, sacrosanto.
Anche se vorrei sapere...

Anonimo ha detto...

I cannot work today. I am full of opet" for you.
Forget all and wait me.

cazzandra ha detto...

Se c'è un alito di vita in questo Cristiano lo hai colpito in pieno.
Ma io credo sia una specie di zombi che fa finta di vivere.
Certo, non conoscendolo posso anche sbagliarmi. Ma tu hai ben descritto un genere, purtroppo molto diffuso ormai

vabbè ha detto...

Cazzandra, il genere di coloro che hanno sempre puntato il dito del giudizio sporco di cacca?

cazzandra ha detto...

Più o meno. Ma sempre camuffata di simboli sublimi. Perciò è diabolica.

Anonimo ha detto...

Il problema è proprio questo. C'è un esubero di Cristiani non cristiani.

Anonimo ha detto...

La Chiesa se li tiene lo stesso però, perchè fanno numero.

miro ha detto...

La Chiesa politica sì, non quella vera.

embè ha detto...

Perchè invece non parliamo della poesia di Ueuè?

cazzandra ha detto...

Embè, fa discutere, ti sembra poco?

embè ha detto...

Sì ma: "E intanto scaldati al tepore delle mie lacrime" mi è piaciuto.

cazzandra ha detto...

Anche a me, se è per quello. Ma non basta. Le idee vanno anche discusse.

Anonimo ha detto...

Versare lacrime per uno zombi. Ne vale la pena?

Ueuè ha detto...

Adesso intervengo io, Saverio
Sempre, sempre ne vale la pena.
Se no che credente sei?
Passo e chiudo il computer.
Ma voi continuate se vi va.

giordano ha detto...

A me tutta la poesia è piaciuta moltissimo.
Ueuè scrive col cuore.

Anonimo ha detto...

E' vero, perciò la seguo quasi sempre. C'è troppo malodore di falsità e di ipocrisia in giro.

darko ha detto...

Anche a me è piaciuta la poesia,
Giordano, però Branko deve smiriti se.Sta diventando totalmente lodo.

giordano ha detto...

Nema problema, Darko.