mercoledì, ottobre 24, 2007

NAPOLI CHE MUORE (115): La bestia innominabile

"La bestia innominabile" di René Char, tratto da"La bestia di Lascaux" di Maurice Blanchot
ed. Il cavaliere azzurro.


La bestia innominabile
(dedicato da Ueuè a tutte le donne di chi si è fatto un harem di dolore)



La Bestia innominabile chiude il
cammino del gregge gentile,
come un buffo ciclope.

Otto bischerate gli fanno da ornamento,
dividono la sua follia
La bestia rutta devotamente
nell'aria rustica.

I fianchi ripieni e cadenti
sono dolorosi,
vanno a svuotarsi
della loro gravidanza.

Dallo zoccolo alle sue vane difese,
è avvolta di fetore

Così mi appare
nel fregio di Lascaux
madre fantasticamente
travestita,
La Saggezza dagli occhi
pieni di lacrime.

25 commenti:

embè ha detto...

E che razza di buongiorno m'hai dato quest'oggi, dopo tutta la dolcezza di ieri? Le tue dita hanno preso a danzare sulle piaghe?
Era proprio così, una bestia immonda di vanità narcisistica.
E noi povere stupide che vorremmo aiutare!
Scusami Ueuè, ma sono molto turbata.
Grazie comunque per la dedica, motivo di profonda riflessione.
Tu hai davvero le antenne.
Devo correre al lavoro, ma ti scriverò in privato.

Anonimo ha detto...

Un dolore davvero tremendo. Grazie

Anonimo ha detto...

Ueuè,ma tu davvero pensi questo degli uomini?

Ueuè ha detto...

Non di tutti ovviamente.
Non sono una femminista, ma capisco le donne che lo diventano.
Anche se non la considero una soluzione.

cazzandra ha detto...

La soluzione è quella di guardarlo nell'infracoscie e dirgli lipo-lipo, come hai consigliato tu in un tuo bellissimo post, imitando le loro madri che li hanno inguaiati a vita.

vabbè ha detto...

Scusatemi, ma io non l'accetto. Non siamo tutti dei mostri.

Anonimo ha detto...

Questo lo dici tu. Noi non ti conosciamo!
Se sei sposato, sei già tra i sospetti!

vabbè ha detto...

Non sono sposato!

Anonimo ha detto...

Allora ci vorrebbe la prova del nove!

vabbè ha detto...

A disposizione!

Anonimo ha detto...

Ci penseremo.

vabbè ha detto...

Ma non metteteci troppo perchè la vita è breve!

Anonimo ha detto...

Comunque io trovo che la cosa migliore di René Char sia "Lettera amorosa pubblicata da Gallimard.

Ueuè ha detto...

Invito tutti a tenere conto soprattutto di "quella Saggezza dagli occhi pieni di lacrime".
Sono lacrime di riscatto, quando e se arrivano.
Io sono sempre più convinta che il vero amore abbia un potere purificatore. E non dobbiamo considerarlo con leggerezza.
Scusate, ma voi avete il diritto di commentare come vi pare, io quello di portare avanti le mie idee.

miro ha detto...

Ueuè, lasciamelo dire almeno per una volta. Tu sei una donna importante!

giordano ha detto...

Miro, sono d'accordo con te. Anche se devo ammettere che questo ad un uomo fa paura.
Ma forse è proprio questo l'ultimo salto da compiere prima di consegnarsi all'amore di cui parla sempre questa donna.

Anonimo ha detto...

E perchè mai uno dovrebbe consegnarsi ad una donna?

giordano ha detto...

Io ho detto di consegnarsi all'amore. Anche se per me fa lo stesso. Perchè ritengo gli uomini più capaci di passione che di vero amore, salvo casi eccezionali come il personaggio dell'ultimo racconto di Ueuè sulla Bosnia.

VitoBarese ha detto...

Ave...
Questa poesia non mi piace.

Ueuè ha detto...

Se vuoi che ti capisca devi spiegarmene il motivo. E puoi senz'altro farlo perchè sei un ragazzo intelligente e profondo.
Questa poesia è un'immagine dell'uomo narcisista ed egocentrico che usa le donne per autoaffermarsi la propria vanità.
E tuttavia l'immagine della Saggezza dagli occhi pieni di lacrime è indice di sofferenza interiore e di conflitto, da cui può partire la sua redenzione.
Ora, se vuoi, dimmi tu.

Oby ha detto...

Io la percepisco una flebile ma persistente aria di femminismo in tutto questo. Ti capisco, anche mio punto di vista é meglio andare con i piedi di piombo da tutte le parti (tranne che in piscina), peró l'importante é essere pronti ad essere smentiti. Le idee vanno bene alte e difficili da raggingere, ma mai intoccabili. Capito né!

Ueuè ha detto...

Io non sono femminista, Oby, non ne ho motivo.
Ma non amo gli uomini provvisti di schedari.

VitoBarese ha detto...

Ave...
Eccomi Ueuè, mi scuso del ritardo, ma ogni tanto, purtroppo devo anche lavorare. Scherzi a parte, mi sembra giusto tu voglia qualche delucidazione.
Non ci capisco forse molto di poesia, ma da ignorante non mi piace il modo in cui è scritta, sembra non ci sia alcuna armonia fra le parole, non mi piacciono i termini che sono usati. Questo ripeto da completo ignorante, da persona del popolo.
Per cui il primo motivo è per un discorso prettamente materiale, come puoi leggere.
Il secondo motivo è che io, quello che si circonda di donne per usarlo lo vedo fatto in maniera diversa, qua sembra che sia un sempliciotto stupido (proprio nel senso che più di tanto non ci arriva), invece io credo sia più infimo e sottile.
Comunque credo che da questo punto di vista anche le donne non siano molto diverse, anzi anche alcune donne, ma questo è già un altro discorso.

Ueuè ha detto...

Vito, la poesia è stata tradotta dal francese, e tradurre una poesia è difficilissimo, perchè se fai una traduzione letterale rischi di disperderne il senso, in quanto le parole, da una lingua all'altra cambiano spesso il loro "clima". Se invece traduci liberamente rischi di travolgerlo. A meno che tu non sia, a tua volta, un grande poeta, ma in questo caso scrivi una tua poesia, lasciandoti dietro l'autore che viene in tal modo tradito.
Quanto alle donne cui accenni, certamente esistono donne "troppo" libere, ma personalmente non ne ho conosciute provviste di schedari, se non per avere compagni di viaggi o inviti a cena. Però non escludo di potermi anche sbagliare.
Ti ringrazio per la tua replica.

VitoBarese ha detto...

Ave...
Infatti non posso darti torto, è molto probabile che la poesia fosse molto bella in francese, ma purtroppo non ne potrò godore perchè conosco molto poco questa lingua.
Sulle donne è solo una questione di esperienze diverse.