mercoledì, ottobre 10, 2007

NAPOLI CHE MUORE (99): Amorose carezze

da:"La vita e le opinioni di TRISTRAM SHANDY gentiluomo" di Laurence Sterne, ed Einaudi

Volume ottavo-capitolo ventiduesimo

"Ero scampato per tutto quel tempo dall'innamorarmi -continuò il caporale- e sarei scampato "sino alla fine del capitolo, se non fosse stato preordinato altrimenti: non si sfugge al proprio fato.
"Era una domenica, di pomeriggio, come ho già detto a Vostro Onore. Il vecchio e sua moglie erano usciti. Tutto era silenzio e pace nella casa come a mezzanotte. Non c'era nè una papera nè un paperozzo a razzolare sull'aia...quando la bella beghina venne a visitarmi. La mia ferita era ben avviata alla guarigione: l'infiammazione era sparita da qualche tempo, ma era succeduta una prurigine sotto e sopra il ginocchio, ma così insopportabile che io non avevo potuto chiudere occhio tutta la notte.
-Lasciate che lo guardi, ella disse inginocchiandosi in terra parallelamente al mio ginocchio e posando la mano sulla parte sottostante. -Ha solo bisogno d'essere un po' strofinata, disse la beghina. Così, coprendolo con le coltri, incominciò a fregare con l'indice della mano destra, spostandolo avanti e indietro lungo l'orlo della benda di flanella che teneva a posto la medicazione. Dopo cinque o sei minuti mi sentii sfiorare dalla punta del medio; poco dopo le due dita si allinearono, ed ella continuò a fregare tutt'attorno per un bel po'. Fu allora che mi ficcai in testa che avrei finito con l'innamorarmi. Arrossivo al vedere com'era bianca la sua mano. Non ne vedrò un'altra, piaccia a Vostro Onore, così bianca finchè vivrò".
-Non in quella parte del mondo,- disse lo zio Tobia.
.Il caporale era sincero in questa sua disperazione, pure non potè far a meno di sorridere. Poi riprese:
"La giovane beghina, vedendo che mi era di gran giovamento, dopo aver fregato per qualche tempo con due dita, si mise a farlo con tre, poi a poco a poco abbassò il quarto e finì con l'impiegare tutta la mano. Non parlerò mai più di mani, piaccia a Vostro Onore, ma quella era più morbida del raso".
-Prego, Trim, lodala pure quanto vuoi, disse lo zio Tobia, ti ascolterò con tanto maggior piacere.
Il caporale ringraziò il suo padrone con la massima sincerità, ma non sapendo che altro dire della mano della beghina, se non ripetere quel che aveva già detto, passò a parlare degli effetti che essa produsse.
"La bella beghina, disse il caporale, continuò a fregare con tutta la mano al di sotto del ginocchio finchè io le espressi il timore che il suo zelo la stancasse.
-Lo farei mille volte di più, ella rispose, per amore di Cristo. E nel dir questo, portò la mano sotto la benda e la spinse al di sopra del ginocchio, di cui io mi ero anche lamentato, e strofinò anche lì. Mi accorsi allora che cominciavo a innamorarmi. Ella fregava e fregava, ed io sentivo l'amore sprigionarsi dalla sua mano e diffondersi per tutto il mio corpo. Più ella fregava, più lunghi divenivano i tratti della sua mano, più il fuoco si accendeva nelle vene; finchè, dopo due o tre tratti più lunghi degli altri, la mia passione divampò, ed io le afferrai la mano..."
-E te la premesti contro la bocca, Trim, disse mio zio Tobia, e facesti un discorso.
.Se l'amore del caporale terminasse o no precisamente nella maniera descritta dallo zio Tobia, non ha importanza. Basti dire che esso conteneva l'essenza di tutti i romanzi d'amore che siano mai stati scritti dalla creazione del mondo in poi.

14 commenti:

VitoBarese ha detto...

Ave...
Sono le piccole, o forse le grandi cose a far innamorare un persona? Un modo di guardarmi, un gesto del capo, il modo in cui sorride, la fossettina che si crea quando lo fa.
O forse è per le cose per cui lotta, per quelle in cui crede, per i suoi gusti, le sue passioni.
O ancora per tutte e due.
Chi lo sa, l'amore nasce dal cuore, non dalla testa, è impossibile saperlo.

Ueuè ha detto...

@ Vito, condivido pienamente.

Anonimo ha detto...

Una vera chicca.

cazzandra ha detto...

Non sono d'accordo. Qui c'è sesso, ragazzi, sesso.

Ueuè ha detto...

@ Cazzandra, e allora? Ma non da cartellone Web. Soltanto un grande scrittore come Sterne poteva farne una descrizione tanto allusiva quanto ironica.
Non amo i moralisti fintacchioni.
Preferisco dichiararmi reiterata peccatrice.
Mi sento più pulita così.

VitoBarese ha detto...

Ave...
Ma perchè il sesso non fa parte dell'amore?

Ueuè ha detto...

Vito, appunto.

giordano ha detto...

Ho amato molto il Tristram.
Ed amo molto questo blog.

embè ha detto...

Ih, ste beghine, e che ci tengono!

Anonimo ha detto...

Classe e cultura in questo prezioso blog.

Anonimo ha detto...

Sei una malandrina!

miro ha detto...

Sesso, sì, ma tenerissimo.

vbinaghi ha detto...

Quoto cazzandra.
Era meglio tradurre con eccitazione che con innamoramento. Certo che le due cose sono connesse, ma come il fiammifero all'incendio.

Ueuè ha detto...

Ringrazio tutti i miei commentatori,ivi compreso chi si è proiettato troppo, mancando di oggettività culturale.