Ho preso il titolo di questo post parafrasando i bellissimi versi che Jaques Prevèrt ha dedicato alla più conosciuta delle sue poesie d'amore.
Non è questo che vorrei sottolineare tuttavia quest'oggi, ma ciò che veramente è l'anima d'un poeta, al di là degli osanna e delle censure, atteggiamenti sempre poco oggettivi innanzi a questo mistero.
Prevert ha scritto, sì, anche una poesia intitolata "Il culo", territorio geografico del corpo umano, ambito, non solo per fini esclusivamente estetici, anche da molti cattolici osservanti, oltre che da molti atei, ma si è espresso anche con questa che segue, costituita da una preghiera-invocazione. che oggi vi propongo, a dimostrazione che solo i fessi si assolutizzano, ma i poeti no. Diversamente non sarebbero più tali.
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Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi che ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Sempre più lontano
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Oltre i margini d'un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.
J.P.
(ed anche questa è una poesia d'amore, non disgiunta, ma unita, per non frammentare l'umano, per non separarlo diabolicamente da Dio, a quelle che l'hanno preceduta su questo blog)
martedì, ottobre 16, 2007
NAPOLI CHE MUORE (105): Quest'amore così inflazionato
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11 commenti:
Un attimo solo, in questa notte senza sonno per dirti che Prevèrt è grande, e lo sei anche tu a proporlo in questo modo.
Grazie davvero.
Che ogni mio giorno possa iniziare con la lettura o la rilettura di questo blog che amo.
Doberdan!
Chi si assolutizza è un fesso.
Sono pienamente d'accordo:
A me sembra una precisazione ovvia. Un poeta è un uomo libero, come può assolutizzarsi?
Persino quelli cattolici scantonano dall'assolutismo.
L'amore, in tutte le sue manifestazioni, non può essere che per tutti.
Solo i bigotti si reprimono e, o diventano matti, o combinano grossi guai.
Grazie Ueuè, me la sono stampata, io che non ho mai pregato!
Lei indubbiamente conosce le vie del cuore.
Aspetto lezioni su Dio.
@ Giordano, Dio si sperimenta, non si studia. Lo studio è per la mente, il contatto con Dio è per il cuore.
Ed io non sono in grado di insegnare niente a nessuno. Posso dire soltanto che Lui ama di più gli atei onesti e in buona fede, che certi credenti ipocriti, sia verso di Lui che verso se stessi.
@ ejobye, hai eliminato la possibilità dei commenti sul tuo blog. Perchè?
Un blog è per comunicare, come tu hai fatto sul mio. Non vuoi ripristinare?
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